Swing in Verona

Eventi Swing a Verona e non solo. Non è il tempo dell’orologio la linfa vitale del jazz. È il tempo di Swing!

Lo Swing: tra musica e ballo

La musica swing

La musica swing , o semplicemente swing , è una forma di musica jazz nata negli anni venti ed evolutosi fino a divenire un genere definito nel 1935 negli Stati Uniti dominando negli anni 1930 e 1940.

Lo swing si è sviluppato contemporaneamente in due contesti completamente differenti. Kansas City, segnato da una totale influenza del blues, diventa il regno di Count Basie mentre il Cotton Club di New York quello di Duke Ellington, per alcuni versi simile persino alla musica sinfonica. Le loro orchestre, con le loro assolute diversità, scandiscono e influenzano gli sviluppi futuri del Jazz fino al 1940.

Lo swing utilizza la forte sezione ritmica del contrabbasso e batteria a sostegno di una sezione principale di ottoni, come trombe e tromboni, fiati tra sassofono e clarinetti, e strumenti a corda quali violino e chitarra.

I ritmi sono da medio a veloci e vi è un ritmo “cadenzato” (o “dondolante”, appunto swing in inglese) in triplette molto adatto al ballo. L’enfasi è sul levare o impulso più debole nella musica. Per maggiori informazioni consiglio di approfondire su un apposito sito.

Musicisti notevoli dell’epoca swing includono Louis Armstrong , Cab Calloway , Benny Goodman , Duke Ellington , Glenn Miller , Count Basie , Woody Herman , e Artie Shaw .

 

Il ballo swing

 

swingtreeLe canzoni swing si possono ballare in diversi stili, alcuni più o meno adatti a seconda del tipo e della velocità della canzone.

  • Tip Tap
  • Charleston
  • Lindy Hop
  • Boogie-Woogie
  • Jive
  • Rock’n’Roll

Lindy Hop

Il Lindy Hop è l’autentico ballo swing afro-euro-americano nato ad Harlem alla fine degli anni ’20. Si balla prevalentemente in coppia ma esistono routine che prevedono dei passi da eseguire da solisti (solo steps).

Nell’ambito della danza il termine swing viene usato per accomunare balli come Balboa, Shag, East and West Cost Swing, Boogie Woogie, Jive, etc. Pur essendo spesso definito “il nonno” di questi balli (e successivamente del rock’n’roll) il Lindy Hop è molto differente, soprattutto nella postura e connessione di lead e follow.

La struttura del ballo, molto vivace e perfino sfrenato, è in 8 o 6 tempi. Il Lindy Hop include numerose figure ed acrobazie ed elementi derivati dal Charleston, dal Collegiate e dal Breakaway, su musiche ritmate che spaziano dagli ultimi anni ’20 del Jazz caldo ai primi anni ’40 delle Big Band.

Caratteristiche fondamentali di questo ballo sono la spontaneità, l’improvvisazione e la creatività.

 

Il più grande interprete di Lindy Hop è universalmente riconosciuto in Frankie Manning, che inventa i cosiddetti aerials (o air steps), delle figure molto spettacolari con salti ed evoluzioni acrobatiche, e che nel corso della sua lunga vita insegna questo ballo a decine di migliaia di persone in tutto il mondo.

Nel tempo si sviluppano diversi stili di Lindy Hop, ma i principali sono sostanzialmente due. Il più noto, il cosiddetto “Savoy” (che prende il nome dalla sala da ballo di Harlem dov’è nato), insegnato da Frankie Manning e Steven Mitchell. E’ quello che si avvicina di più all’originale ed è considerato il più leggero ed armonioso tra tutti. E l’ “Hollywood Style” (detto anche Smoth Style, LA Style o Dean Collins Style).